ROMA (Public Policy) – Il testo base per la riforma del Senato e del Titolo V potrebbe essere identico al ddl depositato a Palazzo Madama dal governo. È, secondo quanto riferiscono fonti di Palazzo Chigi, l’obiettivo dell’esecutivo.
A quanto si apprende, alle possibili modifiche da introdurre nel testo base si è opposta la ministra per le Riforme, Maria Elena Boschi e per questo il governo spinge perché il testo base (su cui dovrà lavorare la I commissione al Senato) sia identico al ddl governativo. Nel frattempo, il relatore e vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli, ha depositato a Palazzo Madama un ordine del giorno che mira a ridisegnare il Senato e a diminuire il numero dei deputati.
Quindi, a quanto riferiscono fonti parlamentari, l’odg potrebbe essere votato impegnando il governo a rispettarne i contenuti. Sull’acquisizione del testo del governo, infatti, i numeri non sono favorevoli: in commissione ci potrebbero essere 17 voti contrari su 29. Molti più voti, invece, potrebbero confluire sull’odg, che potrebbe rappresentare un nuovo ‘lodo Calderoli‘.
Nel merito l’odg contiene la rappresentanza territoriale dei senatori, che non dovranno però svolgere contemporaneamente il ruolo di consiglieri regionali. E ancora: la riduzione anche dei deputati (a 400 membri, ma anche 315), su cui sono d’accordo molti gruppi. (Public Policy)
SOR