Rinnovabili e autoconsumo, cosa prevede la bozza del ddl Delega Ue

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ROMA (Public Policy) – “Individuare procedure abilitative semplificate, ivi incluse quelle ambientali” per l’installazione di impianti di energia da fonti rinnovabili, e “riordinare la normativa vigente in materia di configurazioni per l’autoconsumo, ivi incluse quelle inerenti i sistemi efficienti di utenza e lo scambio sul posto, con l’obiettivo di favorire la realizzazione di tutti i sistemi di autoconsumo, anche collettivi, da fonti rinnovabili”. Sono due dei criteri delega contenuti in un articolo della bozza di ddl Delega Ue, per il recepimento della direttiva Ue 2018/2001 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, allo studio del Governo e di cui Public Policy ha preso visione.

Un altro criterio di delega prevede, per il raggiungimento degli obiettivi indicati nel Piano nazionale integrato per l’energia e il clima, “un quadro regolatorio nazionale per la definizione delle superfici e delle aree idonee e non idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili, con determinazione degli specifici criteri in base ai quali ciascuna Regione e Provincia autonoma individua tali superfici e aree”.

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NAF