di Sonia Ricci
ROMA (Public Policy) – Esame di maturità light, nessun bocciato, recupero dei debiti a partire dal 1° settembre. Concorso straordinario tramite una prova scritta a risposte aperte (addio crocette), norma ‘salva-privatisti’ e ritorno dei giudizi (al posto dei voti numerici) per gli alunni delle scuole elementari. Sono queste alcune delle novità introdotte dal decreto Scuola (emanato dal Governo contestualmente all’emergenza coronavirus), che giovedì ha ricevuto il via libera con fiducia dall’aula del Senato dopo un lungo esame in commissione Istruzione.
Il provvedimento scade il 7 giugno, dunque i tempi stringono. La Camera dovrà esaminarlo in seconda lettura molto velocemente, quasi sicuramente senza apportare ulteriori modifiche. Durante il passagio a Palazzo Madama la maggioranza ha discusso a lungo su una norma che riguarda il concorso straordinario per 32mila docenti precari delle scuole superiori (che si terrà dopo l’estate): il Pd, fino all’ultimo, ha chiesto di modificare la norma che prevedeva l’esame scritto a crocette. La soluzione trovata prevede un esame scritto vero e proprio, al computer, ma con risposte date per esteso. Mentre è saltata all’ultimo una misura molto attesa da professori e maestre con supplenze annuali: l’estensione della Carta del docente (al momento, prevista solo per i docenti di ruolo) con un budget di 300 euro per il 2020. Poco prima dell’approvazione del testo la norma è stata stralciata dalla commissione Bilancio per problemi di copertura finanziaria.
Vediamo nel dettaglio le norme contenute nel decreto e le novità inserite al Senato.
MATURITÀ LIGHT
Per ragioni legate all’emergenza Coronavirus, le scuole superiori potranno prevedere un esame di Stato super light, con “l’eliminazione delle prove scritte di esame e la sostituzione con un unico colloquio, stabilendone contenuti, modalità e punteggio e specifiche previsioni per i candidati esterni”.
NO FREQUENZA MINIMA
“Per la scuola secondaria di secondo grado, esclusivamente per l’anno scolastico 2019/2020, non si tiene conto del requisito di frequenza minima”.
NESSUN BOCCIATO
Tra le deroghe previste dal dl Scuola il ministero dell’Istruzione si tiene aperta la possibilità di modificare i requisiti per l’ammissione alla classe successiva, compresa la media minima dei sei decimi. Quindi nel caso si andasse verso questa decisione gli studenti delle classe intermedie – medie e superiori – potrebbero essere tutti essere promossi. Sarà uno dei futuri decreti del ministero a stabilire i nuovi requisiti di valutazione: quindi o si derogherà del tutto alla sufficienza del sei, oppure si modificheranno i requisiti, magari abbassando la media richiesta.
Sarà possibile ammettere agli esami di Stato – di terza media e di quinto superiore – l’intera classe, ovvero anche gli studenti che non raggiungono la media del 6. Tra i requisiti di cui non si dovrà tenere conto ci sono anche il monte ore in classe (dato che le lezioni sono sospese) e la partecipazione ai test Invalsi.
IN CLASSE DAL 1° SETTEMBRE
La data di inizio del prossimo anno scolastico potrà tenere conto “dell’eventuale necessità di recupero degli apprendimenti”, anche avviando i recuperi dal 1° settembre. Il decreto permette alla presidenza del Consiglio, sentito il ministero dell’Istruzione, di emanare uno o più decreti per la “definizione della data di inizio delle lezioni per l’anno scolastico 2020/2021, d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni”, che terrà conto anche “dell’eventuale necessità di recupero degli apprendimenti, quale ordinaria attività didattica e della conclusione delle procedure di avvio dell’anno scolastico”.
TEST CONCORSO SCRITTO, NO CROCETTE
Dopo settimane di dibattito nella maggioranza, la prova per il concorso straordinario riservato ai docenti precari con 36 mesi di servizio cambia. Il nuovo test – contenuto nell’emendamento della relatrice Luisa Angrisani (M5s), che dopo un lungo dibattito ha messo d’accordo tutta la maggioranza – prevede una prova scritta (domanda e risposta aperta) che sarà superata con il punteggio minimo di sette decimi o equivalente. La proposta di modifica verrà a breve approvata in commissione Istruzione al Senato.
Si supera così il test a crocette previsto in un primo momento e che aveva trovato contrario il Pd. La prova sarà computerizzata secondo il programma di esame previsto dal bando e distinta per classe di concorso e tipologia di posto.
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@ricci_sonia