Nuovo esame di Maturità: le regole per il 2026

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ROMA (Public Policy) – Si compone di 7 articoli la bozza, presa in visione da Public Policy, del decreto di riforma dell’esame di Stato approvato in Cdm. Il provvedimento in primis stabilisce che “l’esame di Stato conclusivo dei percorsi di istruzione secondaria di secondo grado è denominato ‘esame di maturità'”.

Si prevede poi che l’esame di maturità tenga anche conto della “partecipazione alle attività di formazione scuola-lavoro”, dello “sviluppo delle competenze digitali”, e delle “competenze maturate nell’ambito dell’insegnamento dell’educazione civica”.

Nel dettaglio, arrivano alcune novità sulla composizione delle commissioni d’esame. Saranno “una ogni due classi”, presiedute da un “presidente esterno all’istituzione scolastica e composte da due membri esterni e, per ciascuna delle due classi, da due membri interni, afferenti alle aree disciplinari individuate con decreto del ministro dell’Istruzione e del Merito da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione”.

L’esame di maturità – precisa la bozza – è “validamente sostenuto se il candidato ha regolarmente svolto tutte le prove”. Il che significa che ci sarà la bocciatura per chi, ad esempio, non sostiene l’esame orale.

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GPA