Decreto Semplificazioni, gli attuativi Ambiente&Energia

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ROMA (Public Policy) – In vigore dal 17 luglio, il decreto Semplificazioni è ora all’esame delle commissioni Affari costituzionali e Lavori pubblici al Senato. Al suo interno sono circa 50 i decreti attuativi secondo lo studio fatto da Public Policy.

Ecco il focus sulle misure attese nei settori ambiente ed energia:

VIA STATALE SU PROGETTI E OPERE PER PNIEC

Entro metà agosto, con uno o più dpcm, dovranno essere individuati progetti e opere che saranno sottoposte a verifica di assoggettabilità o a VIA in sede statale. Tali opere attueranno il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (Pniec). Gli stessi dpcm, aggiornabili ogni 6 mesi, definiranno anche le aree non idonee alla realizzazione di tali progetti o opere, tenendo conto di diversi criteri. I dpcm saranno adottati su proposta del Ministro dell’ambiente, del Mise, del Mit e del Mibact, previa intesa con la Conferenza Stato-Regioni.

COMMISSIONE TECNICA PNIEC

Istituita la Commissione Tecnica PNIEC, posta alle dipendenze del ministero dell’Ambiente. I componenti della commissione saranno nominati con dm del ministro dell’Ambiente entro 30 giorni dall’entrata in vigore dei dpcm sulle opere che attuano il Pniec. I componenti restano in carica 4 anni e sono rinnovabili per una sola volta.

INTERVENTI NEI SITI OGGETTO DI BONIFICA 

Semplificazioni per gli interventi nei siti oggetto di bonifica. Con dm il ministro dell’ambiente individuerà per le aree ricomprese nei siti di interesse nazionale le categorie di interventi che non necessitano della preventiva valutazione da parte dell’Autorità competente.

SITI ORFANI 

Modificata una norma della legge di Bilancio 2019 relativa ai siti orfani, quei siti per cui le bonifiche sono in carico alla Pa in quanto i soggetti responsabili della contaminazione non provvedono alla bonifica o non sono individuabili. Cancellato dunque un dm del ministero dell’Ambiente sul programma nazionale di bonifica (doveva essere adottato entro inizio maggio 2019) e sostituito con un nuovo dm, d’intesa con la Conferenza unificata, per definire criteri e modalità di trasferimento alle autorità competenti delle risorse a favore della bonifica dei siti “orfani” (circa 120 milioni di euro fino al 2024).

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MDV