ROMA (Public Policy) – Con 174 voti favorevoli, 92 contrari e 5 astenuti l’aula della Camera ha approvato giovedì il disegno di legge del Governo sulla separazione delle carriere. La riforma costituzionale passa così al Senato per la seconda lettura parlamentare.
l disegno di legge del Governo era stato approvato in Consiglio dei ministri lo scorso maggio e aveva mosso i suoi primi passi in Parlamento a luglio. Durante l’esame in commissione Affari costituzionali e nell’aula della Camera la riforma costituzionale non ha subito alcuna modifica. Sono stati infatti respinti tutti gli emendamenti presentati dalle opposizioni.
Va ricordato che nella I di Montecitorio erano stati dichiarati inammissibili due emendamenti presentati dalla Lega che puntavano a inserire in Costituzione la prevalenza del diritto italiano su quello europeo. Mentre durante l’esame in assemblea Forza Italia aveva presentato degli emendamenti – poi ritirati – che puntavano ad escludere i membri laici dei futuri Consigli superiori della magistratura dall’elezione tramite sorteggio.
Il testo del Governo, composto da otto articoli, prevede tra le altre cose l’istituzione di un’”Alta corte disciplinare” e la previsione di due Csm, uno per la magistratura requirente e l’altro per la magistratura giudicante. E ancora: novità sulle attribuzioni relative agli organi di autogoverno della magistratura e la previsione del sorteggio per i membri togati e laici dei due Csm.
(foto cc Palazzo Chigi)