(Public Policy) – Roma, 8 lug – (di Viola Contursi) La Tav
“è una priorità europea e del Governo italiano”, i project
bond non sono stati ancora utilizzati in Italia per nessuna
opera finora ma “nel dl Fare si elimina un ostacolo” al loro
utilizzo. E la “golden rule” per le infrastrutture, ovvero
l’allentamento dei vincoli permesso dall’Ue può
rappresentare un “cambio di passo” negli investimenti.
Lo dice a Public Policy Enrico Seta, responsabile della
segreteria tecnica del ministro delle Infrastrutture
Maurizio Lupi, e responsabile dell’Osservatorio
infrastrutture di Italiadecide (il think thank di Luciano
Violante).
D. QUANTI MILIARDI POTRANNO SBLOCCARSI CON LA GOLDEN RULE?
R. Non abbiamo ancora fatto un calcolo. Diciamo che la
situazione sembra incoraggiare un salto qualitativo nella
entità degli investimenti per le infrastrutture che da anni
subivano un regresso. Quindi ci sono le condizioni, almeno
quelle di politiche europee, per un momento di discontinuità.
D. QUALE LA SITUAZIONE PER I PROJECT BOND?
R. Nel decreto Fare c’è una norma che elimina uno degli
ostacoli all’attuazione dei project bond, che era il limite
triennale. Adesso questa è una norma che serve a dare a
tutti gli investitori un orizzonte di certezze più ampio dei
tre anni mentre quella norma era stata concepita come una
norma sperimentale e in qualità di norma sperimentale era
stato fissato un limite triennale.
D. CI SONO STATE OPERE FINANZIATE CON PROJECT BOND?
R. No, ancora no, proprio per questo. Però queste sono cose
che riguardano i soggetti privati. Più che incentivare lo
Stato non può fare nulla. Diciamo che nel dl Fare c’è una
norma specifica, nell’articolo 19, che rimuove uno degli
ostacoli che presumiamo abbiano impedito finora l’utilizzo
di project bond.
D. C’È CHI DICE CHE NON ARRIVERANNO FONDI DALL’UE PER LA
TAV E CHE L’OPERA SALTERÀ. È VERO?
R. I fondi europei arrivano, perché la Tav rientra tra le
priorità europee. Il problema è che la Tav non è un opera
che ha scadenza a breve e che richiede capitali freschi. E
questo è il motivo per cui, solo provvisoriamente, sono
stati dirottati i finanziamenti su opere che risultano
essere cantierabili. Ma la Tav rimane assolutamente una
priorità europea e una priorità del Governo italiano, che è
stata ribadita non solo dal ministro Lupi ma da tutte le
autorità di Governo in diverse occasioni è stata sempre, ed
è tuttora, riaffermata. (Public Policy)
VIC