BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – La messa in pericolo dell’indipendenza della magistratura potrebbe segnare, ai fini dell’applicazione del Regolamento sullo stato di diritto, un segnale di violazione dei principi dello stato di diritto. Questo quanto risulta dal testo dell’accordo raggiunto giovedì mattina dal trilogo sullo stato di diritto, di cui Policy Europe ha preso visione.
Da notare che nel testo dell’accordo il rispetto dell’indipendenza della magistratura – completamente assente dal mandato negoziale del Consilio e presente in quello del Parlamento – non è stato inserito nell’articolo 3, che elenca le condizioni per l’adozione delle misure restrittive previste dal regolamento. Dunque, nell’accordo raggiunto il pericolo per l’indipendenza della magistratura non porterà automaticamente alle restrizioni ma sarà una “indicazione” di violazione dello stato di diritto.
Allo stesso modo, insieme alla indipendenza della magistratura, tra gli altri “segnali” è stata inserita: l’omissione di prevenire, correggere e sanzionare decisioni arbitrarie o illegali da parte delle autorità pubbliche, comprese le autorità di contrasto, trattenere risorse finanziarie e umane che ne pregiudicano il corretto funzionamento o non garantiscono l’assenza di conflitti di interessi; limitare la disponibilità e l’efficacia dei rimedi legali, anche attraverso norme procedurali restrittive, la mancata esecuzione delle sentenze o limitare l’effettiva indagine, azione penale o sanzionamento delle violazioni della legge.