Il dl Ristori bis è atteso in Cdm. Poi finirà in un altro decreto

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ROMA (Public Policy) – Continua incessantemente, al ministero dell’Economia, il lavoro dei tecnici per preparare il dl Ristori bis. Ovvero il decreto che dovrà andare ad aumentare la platea di coloro che potranno accedere agli aiuti a fondo perduto già ri-concessi dal dl Ristori, estendendoli ai codici Ateco finora esclusi (come tutta l’area del wedding e i grossisti di bar e ristoranti) e a quelle attività delle zone rosse a arancioni (in testa bar, ristoranti, pasticcerie) che dovranno chiudere.

Secondo quanto si apprende da fonti vicine al dossier, più passano le ore e più diventa quasi certo che il Consiglio dei ministri che varerà il nuovo decreto sarà fissato per domani, venerdì 6 ottobre. Ma lo stesso premier Giuseppe Conte non ha escluso, durante la conferenza stampa di ieri sera, un approdo già questa sera. Nello stesso Cdm dovrebbe tornare poi finalmente all’esame dei ministri anche la legge di Bilancio 2021, per l’ok definitivo e l’inivio in Parlamento per l’apertura della sessione di bilancio. La manovra, che ha avuto un primo ok “salvo intese” in Cdm tre settimame fa, inizierà quest’anno il suo iter alla Camera dove, come anticipato ieri, la commissione Bilancio la attende per lunedì o martedì della prossima settimana.

Intanto, secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, il dl Ristori bis, una volta varato dal Governo, dovrebbe essere “a perdere”, ovvero confluire come emendamento del dl Ristori, che ha iniziato proprio oggi il suo iter nelle commissioni Bilancio e Finanze del Senato. (Public Policy) VIC