Stop al gas russo, la data del 1° gennaio 2026 è in bilico

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BRUXELLES (Public Policy Europe) – In bilico il 1° gennaio 2026 come data per l’attuazione del divieto di importazione di gas e gnl dalla Russia. Nell’ultima bozza di compromesso sul regolamento per porre fine alle importazioni di gas dalla Russia, messa a punto dalla presidenza danese del Consiglio Ue e presa in visione da Public Policy, la data del 1° gennaio è stata messa tra parentesi quadre, a segnalare delle discussioni in corso sul tema e la possibilità di una messa indiscussione.

Una aggiunta chiarisce che il divieto si applica anche al Gnl originario della Federazione russa o esportato, direttamente o indirettamente, dalla Federazione russa contenuto in miscele. “In alcuni casi – specifica però un nuovo considerando – i carichi di gnl trasportano Gnl prodotto in diversi paesi e miscelato insieme. Qualora gli importatori siano in grado di documentare in modo inequivocabile le rispettive quote di gnl prodotte al di fuori della Russia e in Russia, l’importazione della parte di gnl non russa contenuta in un carico di gnl dovrebbe essere consentita, in quanto non rientra nell’ambito di applicazione del divieto“.

La presidenza danese elimina inoltre l’obbligo generico, rivolto a tutti gli importatori, di fornire alle autorità doganali informazioni sul gas e il gnl importato. L’obbligo di informazione resta solo per gli importatori che chiedono una esenzione del divieto di importazione di gas e gln prodotto o esportato dalla Russia.

Per le imprese è stato aggiunto però l’obbligo di comunicare, nel caso di miscele di Gnl, la documentazione comprovante le rispettive quantità di gas russo e non russo presenti nella miscela e relative al processo di miscelazione.

L’ultima versione della bozza, datata 4 settembre, prevede inoltre di eliminare tutti gli articoli riguardanti i servizi di terminale gnl.

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NAF