Dl Terrorismo, soppressa la norma per le intercettazioni da remoto

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ROMA (Public Policy) – Soppressa dal decreto antiterrorismo la norma, contenuta nell’articolo 2, che permetteva, in materia di intercettazioni di comunicazioni informatiche e telematiche, di utilizzare programmi informatici per acquisire “da remoto” le comunicazioni e i dati presenti in un sistema informatico.

Lo prevede un emendamento di Sel – a prima firma Arcangelo Sannicandro – votato dalle commissioni Difesa e Giustizia della Camera al decreto Antiterrorismo, tornato momentaneamente nelle commissioni per il recepimento di alcuni emendamenti e delle condizioni della Bilancio. La norma era stata fortemente criticata, anche su Public Policy, dal deputato di Scelta civica Stefano Quintarelli.

LA DECISIONE DI RENZI
A quanto si apprende da fonti di governo, sarebbe stato il premier Matteo Renzi a chiedere e ottenere “lo stralcio del passaggio che consente di frugare nei computer dei cittadini nell’ambito del provvedimento antiterrorismo”.

“Un tema delicato e importante – riferiscono dal governo – che riguarda diritti, privacy e sicurezza e che verrà affrontato in maniera più complessiva all’interno del provvedimento sulle intercettazioni già in esame in commissione”. (Public Policy) NAF-GAV

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