di Fabio Napoli
ROMA (Public Policy) – Stralciati dalla pdl Ferrovie turistiche gli articoli che definivano immediatamente come turistiche 17 linee già attive sul territorio nazionale e che aprivano alla circolazione dei velorail, una sorta di pedalò per le ferrovie.
Sono alcune delle modifiche apportate alla pdl per l’istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee abbandonate, prima che la commissione Trasporti della Camera desse il mandato alla relatrice Romina Mura (Pd) di riferire in aula.
Lo stralcio ha recepito una condizione della commissione Bilancio che motivava la richiesta con l’assenza di “qualsiasi vincolo di carattere finanziario”.
Per quanto riguarda lo stralcio dell’articolo sui velorail la motivazione è stata che la norma avrebbe previsto, “al fine di consentire la gestione dei veicoli a pedalata naturale o assistita, specifici obblighi a carico del proprietario o del gestore dell’infrastruttura, senza provvedere alla quantificazione dell’onere che ne deriva e della relativa copertura finanziaria“.
Un’altra delle modifiche apportate in recepimento delle condizioni della Bilancio prevede gli interventi di ripristino della linea ferroviaria in modo da assicurarne la conformità agli standard che saranno definiti, e gli interventi per il mantenimento in esercizio, la funzionalità e la sicurezza dell’infrastruttura, siano realizzabili solo se finanziati nell’ambito di contratti di programma con Rfi o nell’ambito delle risorse destinate da ciascuna Regione all’infrastruttura ferroviaria regionale di competenza.
Inoltre, un altro emendamento approvato ha fatto in modo che l’iscrizione alla sezione dedicata ai rotabili storici e turistici nel Registro immatricolazioni nazionale sia “con oneri a carico del richiedente”. La tariffa sarà quindi definita con un decreto del Mit “in modo da consentire l’integrale copertura dei costi a carico del richiedente”. (Public Policy)
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