Un paio di tweet di Calenda sulla vicenda Tim

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ROMA (Public Policy) – “Lo Stato non sta prendendo il controllo di Tim. Riteniamo che una rete unica separata e neutrale corrisponda all’interesse generale. Pensiamo che un modello public company sia preferibile ad un controllo che ha mostrato limiti”.

Lo scrive su Twitter il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, in merito all’entrata di Cdp in Tim.

E a un utente (Carlo Alberto Carnevale Maffè) che gli scrive: “Chiariamo però: in una ‘public company’: a) il management è autonomo dalla proprietà, magari senza imbarcare vecchie glorie dello statalismo b) l’azionariato è disperso e il controllo è contendibile c) lo Stato non ha influenza diretta sulle scelte. È davvero questo il piano?”, Calenda risponde ““.

In un altro tweet il ministro scrive: “Riassumendo: se difendo interesse nazionale e non italianità sono o traditore della patria o pericoloso statalista. Forse IL PROBLEMA di questo paese è essere sempre incagliato tra opposti approcci ideologici. Mai che si guardi ai problemi con pragmatismo e libertà di pensiero”. (Public Policy) VIC-GAV