(Public Policy) – Roma, 7 feb – Candidati a confronto sui
temi più spinosi, dalle tasse alle politiche per rilanciare
sviluppo e occupazione. Ognuno ha la sua ricetta. Dal leader
Pdl Berlusconi, che promette – una volta al Governo – di
abolire l’Imu, al candidato premier del centrosinistra
Bersani, che mette sul piatto 10 miliardi l’anno per 5 anni
per ripianare i debiti delle piccole e medie imprese: come?
emettendo titoli di Stato.
“Una proposta ragionevole”,
conferma stamani il leader democratico, che non “spaventerà
i mercati”, che è vero – spiega – ci chiedono solidità e
rigore ma anche di mettere in moto la crescita.
Del resto la liquidità è uno dei problemi fondamentali per
le aziende. La Pubblica amministrazione non paga e –
aggiunge il segretario democrat – occorre trovare le
risorse. Già le coperture. Per cancellare l’Imu e restituire
quanto versato nel 2012 dagli italiani, il Cavaliere
rilancia un accordo fiscale con la Svizzera per tassare i
capitali nelle banche del Paese elvetico. O in alternativa,
di intervenire con l’accetta sulla spesa pubblica, 800
miliardi di euro.
Più flessibilità sul lavoro invoca invece stamani l’udc
Casini: in Italia abbiamo una rigidità su certe cose, non
accettabile in altri Paesi. “Lavoratore e datore di lavoro –
argomenta – devono essere disponibili ad uno scambio
reciproco”. In quest’ottica – è l’appello lanciato dal
leader centrista – la Cgil non si tiri indietro.
Il riferimento è alla mancata firma in calce del sindacato di
Corso d’Italia all’accordo sulla produttività.
Antonio Ingroia, candidato premier di Rivoluzione civile,
denuncia infine lo “spreco di denaro pubblico per l’acquisto
dei cacciabombardieri F35”. Il Governo – ricorda – si è
impegnato a sborsare circa 13 miliardi di euro, “una offesa
anche al principio costituzionale, secondo cui l’Italia
ripudia la guerra”.
“Le forze che compongono Rivoluzione
civile – afferma netto Ingroia – da tempo chiedono
all’Esecutivo di cancellare questo spreco, che vale
pressappoco quanto tutti i tagli della Riforma del lavoro
Fornero”. (Public Policy)
FEG