ROMA (Public Policy) – Videoregistrare gli interrogatori della polizia giudiziaria, in modo da “migliorare l’intera fase delle indagini preliminari, precludendo o comunque scoraggiando quei comportamenti che, nell’affanno di conseguire fonti di prova e l’individuazione del colpevole, rischiano di produrre rigidi teoremi inquisitori ai quali le dichiarazioni dei ‘sentiti’ si devono forzatamente conformare, proprio infettando, con tale modo di procedere, le importantissime fasi preliminari allo svolgimento del processo”.
La scorsa settimana in commissione Giustizia al Senato è proseguito l’iter di un disegno di legge del Pd, a prima firma Luciano D’Alfonso, che modifica agli articoli 134, 139 e 141-bis del codice di procedura penale in materia di riproduzione fonografica e audiovisiva degli atti del processo penale e delle dichiarazioni rese nel corso delle indagini preliminari. La 2a commissione a Palazzo Madama ha deciso di procedere con un ciclo di audizioni sulla proposta, tornata recentemente nel calendario dei lavori dopo l’emergenza Covid.
Il relatore del provvedimento è Giuseppe Cucca (Iv).
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IAC