Banche salvate, si deve sperare nelle plusvalenze

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ROMA (Public Policy) – “Nel caso in cui dovesse emergere che la stima delle perdite sia stata effettuata in termini eccessivamente prudenziali ed emergessero plusvalenze finali ulteriori rispetto all’impegno finanziario sostenuto dal Fondo di risoluzione, il governo si impegna, nel rispetto della vigente normativa nazionale e comunitaria, a intraprendere ogni utile iniziativa affinché le eventuali plusvalenze possano essere destinate a coprire in parte le obbligazioni subordinate“.

Lo ha detto il sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, rispondendo in commissione Finanze alla Camera a un’interrogazione di Filippo Busin (Lega) sulle quattro banche salvate dal governo (Banca Marche, Carife, Banca Etruria, CariChieti).

“Con riguardo alla possibilità di destinare ai vecchi soci e obbligazionisti subordinati delle quattro banche in risoluzione i proventi che deriveranno dalla vendita dei crediti in sofferenza da parte della società veicolo per la gestione delle attività (bad bank) e dalla vendita delle quattro banche-ponte – ha ricordato Zanetti – va fatto presente che in base alla direttiva Brrd le eventuali plusvalenze finali entrerebbero nella disponibilità del Fondo di risoluzione“. (Public Policy) VIC