Cantiere Taranto, il Governo punta sull’università. Parla Turco

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di Francesco Ciaraffo

ROMA (Public Policy) – Una facoltà di medicina che faccia fronte alla carenza di medici e strutture e uno scudo (non quello penale di cui si è tanto parlato) ma per i lavoratori che, eventualmente, finiranno in cassa integrazione.

Sono due delle misure su cui lavora il Governo all’interno di quello che è stato definito il cantiere Taranto.

A parlarne con Public Policy è il sottosegretario in quota M5s alla presidenza del Consiglio, con delega alla programmazione economica e agli investimenti, Mario Turco, tarantino e professore di Economia aziendale all’Università del Salento. Il cantiere Taranto è stato lanciato nelle scorse settimane quando la crisi dell’ex Ilva, con l’affittuaria Arcelor Mittal vicina a spegnere l’impianto e abbandonare il siderurgico dopo la cancellazione dello scudo penale per i vertici, era al culmine. Il tema era stato portato anche sul tavolo del Consiglio dei ministri ma non aveva portato a un provvedimento vero e proprio.

Il cantiere Taranto vuole racchiudere una serie di iniziative concrete per sostenere e facilitare la riconversione economica, culturale e sociale del territorio”, fa il punto Turco che a Palazzo Chigi segue il dossier con il presidente del Consiglio e con gli altri ministri.

“Alla base dell’iniziativa ci sono due indirizzi metodologici; uno di natura normativa e un altro di interventi imprenditoriali”, sottolinea.

Del primo filone fa parte “il rafforzamento dell’offerta universitaria del polo di Taranto. L’idea è quella di sostenere il problema sanitario, ambientale e della sicurezza sul lavoro con l’istituzione di un corso di laurea in Medicina con specializzazioni in ambiente, sicurezza sul lavoro e prevenzione di malattie professionali. Abbiamo carenza di medici e strutture ospedaliere”, sottolinea il sottosegretario. Che aggiunge: “l’obiettivo è consolidare il polo universitario e trasformare una aspetto negativo, cioè il problema ambientale e sanitario, in aspetto positivo, con l’intento di limitare la dispersione del capitale umano e intellettuale”.

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@fraciaraffo