di Sonia Ricci
Roma (Public Policy) – Rinvio della riforma delle intercettazioni, ritocco di quella delle Bcc e posticipo dell’obbligo di presentare a scuola la documentazione vaccinale per i bambini delle materne. E ancora: slitta la cancellazione del mercato tutelato per l’energia elettrica e il gas, così come l’Isee precompilato.
Sono alcuni dei argomenti contenuti nel decreto Milleproroghe, che oggi ha ricevuto il via libera dell’assemblea di Palazzo Madama (con 148 sì). Il testo passa alla Camera – che lo esaminerà a settembre – molto ampliato rispetto alla versione originaria: le novità riguardano le zone compite dal sisma (con la norma ‘anti abusi), le sigarette elettroniche, i risparmiatori delle banche fallite, i vaccini, le tv locali.
Ci sono tre temi che potrebbero essere ripresi alla Camera. Innanzitutto, si tornerà indietro sui precari della scuola. In aula, venerdì scorso, durante la votazione fiume è stato approvato un emendamento a firma Leu che riapre le Gae per abilitati Tfa, Pas, diplomati magistrali e istituti tecnici. Un “errore” – così lo hanno definito molti senatori di maggioranza – che sarà corretto durante il passaggio a Montecitorio. L’emendamento, insomma, è stato approvato nonostante il Governo fosse contrario: durante il lavori dell’aula sia il relatore che il sottosegretario hanno per sbaglio dichiarato parere favorevole e i senatori hanno votato di conseguenza.
Il secondo tema è il taglio delle società partecipate. Un emendamento in commissione Affari costituzionali aveva rinviato di un anno – a settembre 2019 – il piano di dismissioni previsto dalla riforma Madia. Durante l’esame in aula la proposta è stata riformulata con un’aggiunta. Questa, però, non è stata condivisa dalla commissione Bilancio che l’ha giudicata onerosa per le casse dello stato. Così il relatore ne ha deciso il ritiro.
Infine, un tema che è stato discusso durante le riunioni tra maggioranza e Governo – ma che al momento non ha trovato posto nel dl – riguarda il commissario straordinario per l’Agenda digitale. Diego Piacentini, nominato dal Governo Renzi, è in scadenza per settembre. La volontà dell’Esecutivo è di prorogare la struttura ma non di rinnovare l’attuale commissario. La proroga potrebbe essere inserita alla Camera. Vediamo nel dettaglio le novità e i contenuti del dl. (Public Policy)
continua – in abbonamento
@ricci_sonia