ROMA (Public Policy) – Assicurare la piena operatività del Comitato olimpico nazionale italiano e la sua autonomia e indipendenza quale componente del Comitato olimpico internazionale, attribuendo, tra l’altro, al Coni una propria dotazione organica di personale, anche dirigenziale.
È quanto prevede il dl Coni, approvato mercoledì in prima lettura al Senato e ora atteso all’esame della Camera. Il provvedimento, in scadenza il 30 marzo, non è stato modificato a Palazzo Madama. Il decreto risolve la questione legata all’autonomia del Comitato, giudicata compromessa dal Cio a segui della riforma dello sport voluta dal Governo Conte 1. Senza la risoluzione del contezioso l’Italia avrebbe rischiato di vedere i propri atleti gareggiare senza simboli nazionali alle prossime Olimpiadi.
Il provvedimento dispone che il Coni è dotato di una propria dotazione organica nella misura massima di 165 unità di personale, di cui 10 unità di personale dirigenziale di livello non generale, in modo da poter essere pienamente operativo, autonomo e indipendente in qualità di componente del Comitato olimpico internazionale. Si stabilisce, inoltre, che il personale di Sport e salute Spa già dipendente del Coni alla data del 2 giugno 2002 che, alla data di entrata in vigore del decreto legge in esame (30 gennaio 2021), presta servizio presso il Coni in regime di avvalimento, sia trasferito nel ruolo del personale del Comitato con qualifica corrispondente a quella attuale. Il personale trasferito conserverà il trattamento economico complessivo attuale.
continua – in abbonamento
FRA