CRESCITA, ZEGNA (CONFINDUSTRIA): PER INVESTIMENTI PESA L’INSTABILITÀ POLITICA

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(Public Policy) – Roma, 2 set – “Non può risolvere l’export
i problemi di sviluppo e di crescita del Paese. La verità è
che di noi ci si fida ancora poco”. Lo dice in un’intervista
al Mattino il vicepresidente di Confindustria con delega
all’internazionalizzazione Paolo Zegna.

“Non in quanto titolari di alcune produzioni e lavorazioni che fanno
mercato – continua – come i dati sull’export dimostrano. È
che il sistema Paese non riesce ancora ad attrarre: e mi
creda, ci sono molti imprenditori stranieri, specie di oltre
Oceano che un pensierino a mettere un po’ di soldi nelle
nostre migliori aziende lo stanno facendo da un pezzo”.

Per l’imprenditore manifatturiero pesa l’incertezza
politica: “È necessario che sul futuro dell’Italia, e mi
riferisco in particolare alla stabilità politica, sia fatta
chiarezza. I tentennamenti, le indecisioni sono l’esatto
contrario di ciò che un imprenditore desidera”. E aggiunge:
I cinesi quasi si mangiano le mani: voi avete marchi di
qualità noi un mercato enorme ripetono. Possibile che non si
riesca ad avere la certezza di uno scenario stabile per fare
affari insieme?”.

L’altro grande problema per Zegna è “l’assenza di un
mercato interno dei consumi che rappresenta l’altra (dopo
l’export; Ndr) indispensabile gamba per poter rilanciare il
Paese. È anche per questo che le previsioni di molti
osservatori non sono ancora ottimiste sulle prospettive a
breve e medio termine: un Paese che non fa crescere i
consumi interni è quasi condannato”. (Public Policy)

RED