ROMA (Public Policy) – A Napoli “si stima che siano attivi 34 tra clan e gruppi criminali che contano quasi 2mila affiliati“. Lo ha detto il sottosegretario all’Interno, Domenico Manzione, rispondendo a un’interpellanza in aula alla Camera a firma M5s.
“L’ambito delle attività criminali spazia dallo spaccio di sostanze stupefacenti all’estorsione e all’usura, dal contrabbando alle scommesse clandestine. Non è da meno la criminalità diffusa – ha aggiunto Manzione – dedita prevalentemente a reati di natura predatoria. Di fronte a questa sorta di esercito del male si dispiega un imponente dispositivo di sicurezza formato”, oltre che dalle forze di polizia, “anche da 400 militari impiegati quotidianamente in attività di concorso nell’ambito dell’operazione Strade sicure”.
Da inizio anno sono state controllate 34mila persone, 15 arrestate d’iniziativa e altre 104 in esecuzione di provvedimenti giudiziari. La sola polizia, ha riportato il sottosegretario, ha provveduto all’arresto di 400 persone a seguito di 59 operazioni “incentrate su gravissimi delitti”, ha spiegato Manzione. Tra le operazioni, “spicca” anche l’arresto di uno dei criminali inseriti nell’elenco di massima pericolosità del programma speciale di ricerca.
Più in generale, “la situazione napoletana richiede uno sforzo particolare non solo nel presidio fisico della città ma soprattutto una capacità profonda di leggere e comprendere la complessa realtà criminale di quel territorio. A Napoli, diversamente da altre grandi città che pure presentano le incidenze di fenomeni criminali endogeni, la delinquenza organizzata – ha spiegato Manzione – si manifesta attraverso gruppi pulviscolari fortemente in competizione tra loro formati prevalentemente da giovani e giovanissimi, determinati quanto spietati”. (Public Policy) FRA