(Public Policy) – Roma, 25 ott – (di Sonia Ricci) Prima l’ostruzionismo del Movimento 5 stelle in Aula, poi le parole del capogruppo Pdl alla Camera Renato Brunetta: ‘Per noi – ha detto – questo decreto può anche decadere’. Dopo 15 giorni in commissioni e due sedute in Aula (con rispettive sedute in notturna), l’Assemblea di Montecitorio ha approvato il decreto Pubblica amministrazione con oltre 30 modifiche.
Per giungere all’approvazione, durante l’iter in Aula alla Camera il Governo non ha escluso come extrema ratio la strada della fiducia, autorizzata ieri da un veloce Consiglio dei ministri. L’accordo è stato raggiunto dopo ore di trattative con il Movimento 5 stelle (ma anche con Sel e Lega Nord) che con l’approvazione di alcuni loro emendamenti hanno deciso di interrompere l’ostruzionismo in Aula. Il provvedimento, già licenziato il 10 ottobre da Palazzo Madama, dovrà tornare ora al Senato per essere convertito in legge entro il 30 ottobre.
In molti – in testa i partiti di opposizione – lo hanno definito un decreto ‘omnibus’; composto inizialmente da 12 articoli – il provvedimento introduce norme per la stabilizzazione dei precari delle Pa con le quali viene circoscritto l’utilizzo delle forme contrattuali flessibili. Il decreto inizialmente rinviava l’avvio dei concorsi pubblici alla fine del 2015, ora però con le modifiche introdotte a Montecitorio le Pa potranno bandire nuovi concorsi solo con l’esaurimento effettivo delle graduatorie vigenti. Il ‘congelamento’ dovrebbe permettere l’assorbimento di coloro che già lavorano nelle amministrazioni con contratti a termine, da almeno tre anni negli ultimi cinque. A questi spetterà di diritto l’assunzione a tempo indeterminato.
Tra le altre cose viene istituita l’Agenzia per la coesione territoriale che avrà il compito di offrire supporto tecnico alle amministrazioni regionali e locali per l’utilizzo dei fondi strutturali europei; nuove regole per il Sistri (Sistema di tracciabilità dei rifiuti) e per lo smaltimento dei rifiuti dell’Ilva di Taranto; l’assunzione di mille vigili del fuoco.
Ecco le novità principali introdotte alla Camera:
SALVA-PRECARI, RISERVA 50% CONCORSI
Con l’esaurimento delle proprie graduatorie, le Pa potranno bandire nuovi concorsi e per questi il decreto prevedere una riserva del 50% dei posti, fino al 2016, per chi ha avuto un contratto di lavoro a termine per tre anni negli ultimi cinque. Chance che, secondo i sindacati, comunque non consentirà la stabilizzazione neppure di tutti i 90 mila contratti a tempo determinato. Allo stesso tempo, fino al completamento delle procedure concorsuali (non oltre il 2016) sarà possibile prorogare i contratti.
DAL 2014 AL VIA CONCORSO UNICO
Sì al concorso unico per la Pubblica amministrazione a partire dal 1° gennaio 2014. Si potrà però tornare ai concorsi regionale solo se le carenze di organico riguardano una sola regione.
PER ESUBERI PROROGA AL 2015 REGOLE PENSIONI PRE-FORNERO
Per la gestione del personale in esubero (7-8 mila quelli ad oggi rilevati nelle amministrazioni centrali), viene prorogata la possibilità di andare in pensione con le regole antecedenti la riforma Fornero, portando da fine 2014 a fine 2015 il limite per il raggiungimento dei requisiti.
STOP CUMULO STIPENDIO-PENSIONE PER MANAGER
I dirigenti delle società partecipate – tranne di quelle che emettono ‘strumenti finanziari’ – che già godono di ‘un trattamento pensionistico di vecchiaia o di anzianità’ cesseranno il loro rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2013.
PROROGA CONTRATTI A TERMINE PROVINCE
Salvi fino al 30 giugno 2014 (e non più fino al 31 dicembre 2014) i contratti a termine dei dipendenti delle Province. Quest’ultime potranno prorogarli ‘per esigenze di continuità dei servizi’ fino alla metà del 2014.
CONTO ANNUALE ANCHE DA ORGANI RILEVANZA COSTITUZIONALE
Non saranno escluse tra le amministrazioni pubbliche soggette all’obbligo di invio del conto annuale (sul pubblico impiego) gli organi a ‘rilevanza costituzionale’. Lo stabilisce un emendamento soppressivo approvato dall’Assemblea della Camera (presentato dalla Lega Nord) che cancella una modifica precedentemente introdotta nel testo, che escludeva dall’obbligo dell’invio del conto annuale sul costo del lavoro gli organi a rilevanza costituzionale.
COMUNICAZIONE COSTI PERSONALE PA
Sempre sul fronte della comunicazione dovuta al Dipartimento della funzione pubblica dei dati sul costo del personale, tutte le amministrazioni dovranno ora garantire dati disaggregati e non più sintetici, ai fini della compilazione della relazione annuale al Parlamento del ministro per la Pubblica amministrazione.
TAGLIO CONSULENZE DEL 25%
Tra gli emendamenti M5s accolti dal Governo, uno riguarda un’ulteriore riduzione delle consulenze: per queste ultime le Pa potranno spendere dall’80% (previsto ora dal decreto) al 75% del limite di spesa previsto per il 2013. Inoltre, l’emendamento obbligherà il ministro per la Pa a relazionare ogni anno in Parlamento sulla quantificazione delle consulenze nelle Pa. Come previsto già dal provvedimento, la norma (ora con il tetto del 75%) non viene applicata per le attività sanitarie connesse con il reclutamento, l’avanzamento e l’impiego del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELLA CROCE ROSSA
Un altro emendamento 5 stelle chiede l’abrogazione del comma 10-ter dell’articolo 4 del decreto: con la modifica i comitati locali e provinciali della Croce Rossa italiana – esistenti alla data del 31 dicembre 2013 – dal 1° gennaio 2014 non acquisteranno la personalità giuridica di diritto privato, come previsto ora dal provvedimento. Quindi, i comitati locali e provinciali della Cri rimarranno enti giuridici di personalità pubblica.
SISTRI: RIDUZIONE COSTI SERVIZIO
Altri due emendamenti 5 stelle che ieri hanno permesso di raggiungere l’accordo con il Governo riguardano il Sistri (Sistema per la tracciabilità dei rifiuti). Il primo stabilisce la riduzione dei ‘costi di servizio’ del sistema, ‘laddove non intralci la corretta tracciabilità dei rifiuti e comporti un aumento del rischio ambientale o sanitario’. L’altro emendamento prevede l’emanazione di un decreto (entro 60 giorni dall’approvazione del dl) per avviare ‘una fase di sperimentazione per l’applicazione del Sistri’. Quindi a decorrere dal 30 giugno 2014, la fase di sperimentazione varrà per ‘gli enti o imprese – si legge nell’emendamento – che raccolgono o trasportano rifiuti urbani pericolosi all’interno del territorio nazionale o trasportatori transfrontalieri in partenza dal territorio, o che effettuano operazioni di trattamento di recupero, smaltimento, commercio e intermediazione di rifiuti urbani pericolosi’.
CONTROLLO ‘QUALITÀ SERVIZI’ PER L’ANAC
Con un’altra modifica viene ricondotta tra le funzioni della nuova Civit (Anac, Autorità nazione anticorruzione istituita con il decreto) quella di valutazione sulla qualità dei servizi prestati, che prima era posta in capo al Dipartimento della funzione pubblica.
2014-16 9 MILIONI PER ASSENZE DONATORI SANGUE
Su indicazione della commissione Bilancio della Camera sono poi state riservate risorse per 9 milioni di euro, tra il 2014 e il 2016, per garantire la copertura contributiva nei giorni di assenza dal lavoro dei donatori di sangue. La maggior parte della spesa prevista sarà poi di 5 milioni l’anno a decorrere dal 2014.
NEI TITOLI DI CODA GUADAGNI CONDUTTORI E OSPITI TV
Anche la Lega Nord – durante la trattative con il Governo – ha incassato l’approvazione di un suo emendamento, con il quale viene introdotto l’obbligo di ‘rendere pubbliche nei titoli di coda dei programmi televisivi e radiofonici i compensi dei conduttori, degli ospiti, degli opinionisti, nonché i costi di produzione dei format definiti di servizio pubblico’.
FINO A 2014 PROROGA CONTRATTI DIRIGENTI AGENZIA FARMACO
I contratti dei dirigenti stipulati dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) potranno essere prorogati non oltre il 31 ottobre 2014 e non più fino a fine 2014 come previsto da una modifica introdotta al Senato. Le proroghe potranno essere disposte nel limite dei posti disponibili in pianta organica.
‘NO’ LIMITE PATTO STABILITÀ PER IPAB E ASP
Sopresso l’articolo 4bis introdotto al Senato, che prevedeva anche per le istituzioni di assistenza e beneficenza (Ipab) e le aziende pubbliche di servizi alla persona (Asp), partecipate dal pubblico, il rispetto al patto di stabilità degli enti locali. (Public Policy)
SOR