Vecciarelli: il nostro arsenale è inadeguato ai conflitti in corso

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ROMA (Public Policy) – Nel conflitto in atto nel Nagorno Karabakh “i due opponenti, seppur di modeste dimensioni, dispongono di sistemi d’arma complessi e altamente letali quali ad esempio i missili balistici a corto raggio, contro i quali oggi noi non saremmo capaci di difenderci adeguatamente, non disponendo di dispositivi contromissili Cruise”. Così il generale Enzo Vecciarelli, capo di Stato maggiore della Difesa, durante un’audizione martedì in commissione Difesa alla Camera sull’attività delle Forze armate.

Anche in Libia “i dispositivi militari messi in campo sono ben più avanzati di quanto possa suggerire il confronto in atto”. Vecciarelli cita ad esempio “l’utilizzo estensivo di velivoli a pilotaggio remoto con capacità di attacco di precisione, e la disponibilità per entrambi i contendenti di sistemi antiaerei sofisticati”. Tali tecnologie, spiega, sono “tra quelle più critiche per la nostra difesa. Un nostro eventuale coinvolgimento attivo in queste aree di operazione ci avrebbe portato serie difficoltà operative a causa dell’impossibilità ad applicare graduali risposte, possibilmente descalatorie del conflitto, per assenza nel nostro arsenale di sistemi di uguale, pur limitata, portata”. (Public Policy) MAS