Edilizia, i 5 stelle vogliono un nuovo Codice unico: il ddl al Senato

0

ROMA (Public Policy) – Impostare un nuovo quadro giuridico in materia di costruzioni su tre pilastri: la disciplina delle attività edilizie, per ridefinire le procedure tecnico-amministrative e i provvedimenti sanzionatori volti a regolare le trasformazioni del territorio e del patrimonio edilizio esistente; la sicurezza, con l’obiettivo di riordinare la disciplina tecnica sia delle nuove costruzioni che di quelle esistenti e la sostenibilità ambientale. Prevedendo una generale sburocratizzazione del settore e l’adozione di un nuovo codice unico, in grado di superare “le molteplici criticità” del dpr 380 del 2001 (l’attuale testo unico in materia edilizia).

È questo, in sintesi, il contenuto di un disegno di legge delega per il riordino delle disposizioni legislative in materia di costruzioni incardinato la scorsa settimana in commissione Lavori pubblici al Senato.

Il relatore del ddl, a prima firma Agostino Santillo (M5s), è Andrea Cioffi (M5s).

GLI OBIETTIVI

Secondo Santillo, dunque, il la riforma è volta “a semplificare un quadro normativo estremamente complesso, nel quale non solo i privati, ma anche i professionisti del settore hanno difficoltà ad orientarsi. È dunque necessario adottare un nuovo codice che disciplini in maniera chiara e onnicomprensiva tutti i profili dell’edilizia, operando una generale sburocratizzazione“.

continua – in abbonamento

IAC