(Public Policy) – Roma, 11 gen – Gli incentivi messi a
disposizione dal Conto energia termico sono 900 milioni di
euro così suddivisi: 700 milioni ai privati, 200 milioni
alle Pubbliche amministrazioni. Per accedervi, i richiedenti
devono presentare la domanda al Gestore servizi energetici
(Gse) utilizzando un’apposita scheda di domanda messa a
disposizione dal Gse. La domanda dovrà essere presentata
entro 60 giorni dalla data di inizio dell’intervento o di
ultimazione dei lavori.
La legge specifica che per privati s’intendono persone
fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di imprese
(imprenditori individuali) e per pubblici le Amministrazioni
pubbliche indicate all’art. 1, comma 2 del d.lgs. 165/2001.
L’Arpe, l’Associazione romana proprietà edilizia, pubblica
un piccolo vademecum sul Conto energia termico ed elenca
quali voci di spesa sono incentivabili.
Ci sono gli interventi per la produzione di acqua calda
(compresi gli impianti per produzione di acqua calda e il
solar cooling, che consente di produrre freddo con il calore
solare, per la climatizzazione estiva) e gli interventi per
la climatizzazione invernale (inclusi i sistemi di
contabilizzazione del calore e i sistemi relativi alla
geotermia).
Altri interventi incentivabili riguardano l’isolamento
termico dell’involucro edilizio nonché l’isolamento termico
dei serramenti (incentivabili sia le spese per la fornitura
e messa in opera di nuove chiusure, sia il miglioramento
delle caratteristiche termiche dei componenti vetrati
esistenti).
Tra le spese incentivabili sono compresi gli interventi per
ridurre l’irraggiamento solare negli ambienti interni
(facilitazioni anche per la fornitura e messa in opera di
tende tecniche e schermature solari, ma anche i meccanismi
automatici di regolazione e controllo dei sistemi) e le
prestazioni professionali che sono connesse alla
realizzazione degli interventi sopra citati.
La durata dell’incentivo può variare da 2 a 5 anni a
seconda degli interventi e del soggetto richiedente. (Public
Policy)
SPE