Il pasticcio del salva-precari della scuola: cosa è successo al Senato

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di Sonia Ricci

ROMA (Public Policy) – Al Senato, dopo l’approvazione venerdì dell’emendamento al dl Milleproroghe salva-precari della scuola, si è aperto un piccolo ‘giallo’. Subito dopo il voto, molti senatori di maggioranza sostenevano che la norma non fosse stata approvata ma dopo la pubblicazione del resoconto stenografico si sono accorti che la modifica a firma Leu (Loredana De Petris) era stata approvata dalla maggioranza, dopo il parere favorevole del relatore Stefano Borghesi (Lega) e del rappresentante del Governo, il sottosegretario Maurizio Fugatti.

Deputati e senatori di Leu e i sindacati – in particolare l’Anief – festeggiano la vittoria che immetterebbe in graduatoria oltre 150mila docenti, molti dei quali provenienti dalla terza fascia e diplomati magistrali anti 2001/2002. Ma il Governo fa poi sapere che sulla norma è contrario.

Secondo quanto siamo in grado di apprendere, infatti, la maggioranza è intenzionata a correggere il decreto durante il passaggio a Montecitorio, che si terrà probabilmente a settembre. Il voto in aula – spiega un senatore della Lega – “è avvenuto molto in fretta, oggi abbiamo esaminato tantissimi emendamenti, e su quello c’è stato un errore. Questo Governo e il Miur non sono intenzionati a riaprire le Gae“.

L’EMENDAMENTO

La modifica – approvata dall’aula – stabilisce che gli insegnanti abilitati entro l’anno scolastico 2017/2018 (ossia Tfa e Pas) e coloro con diplomi magistrali ante 2001/2002 o diploma tecnico potranno essere inseriti “nella fascia aggiuntiva” delle graduatorie ad esaurimento. In questo modo, con lo scorrere delle Gae, saranno assunti in ruolo nella scuola.

Dovrebbe poi essere un decreto del ministro dell’Istruzione a fissare i termini per l’inserimento nelle graduatorie aggiuntive a decorrere dall’aggiornamento previsto nell’anno scolastico 2017/2018 per il successivo triennio.

Un’altra parte del testo riguarda gli insegnanti all’estero: “La durata del mandato del personale scolastico in servizio all’estero, nominato per un secondo mandato di 4 anni” viene prorogata a domanda nella stessa sede fino a 6 anni. (Public Policy)

@ricci_sonia