ROMA (Public Policy) – Martedì 12 gennaio, come stabilito dall’ultimo ufficio di presidenza della commissione Affari costituzionali del Senato, la proposta di legge sulla cittadinanza riprenderà ad essere esaminata.
La 1a commissione ha respinto la pregiudiziale presentata dalla Lega dunque adesso la commissione potrà procedere con la fase emendativa.
Il provvedimento è stato già approvato in prima lettura dalla Camera e prevede – in sintesi – due nuovi modi di acquisto della cittadinanza, per ius soli temperato e per ius culturae.
Dunque potranno richiedere la cittadinanza italiana i minori figli di genitori stranieri di cui almeno uno sia in possesso di permesso di suggiorno Ue di lungo periodo ed il minore che abbia fatto ingresso in Italia entro i 12 anni – o vi sia nato – e abbia concluso almeno un ciclo scolastico nel nostro Paese.
Ad oggi è prevista l’acquisizione della cittadinanza per jure sanguinis (per i nati nel nostro Paese da almeno un genitore italiano) e, in alcuni casi molto limitati, per ius soli.
È il caso, per esempio, per i nati da genitori ignoti o apolidi.
Altra possibilità oggi percorribile è quella riservata agli stranieri nati in Italia che vi abbiano risieduto legalmente e ininterrottamente fino al raggiungimento della maggiore età e dichiari, entro un anno dal compimento dei diciotto anni, divoler acquistare la cittadinanza italiana.
IUS SOLI TEMPERATO
Acquista la cittadinanza per nascita chi è nato nel territorio della Repubblica da genitori stranieri, di cui almeno uno sia in possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo.
Stringenti le condizioni per ottenere il permesso Ue per soggiornanti di lungo periodo riservato ai non appartenenti all’Unione europea: titolarità, da almeno cinque anni, di un permesso di soggiorno in corso di validità; reddito non inferiore all’importo annuo dell’assegno sociale; disponibilità di alloggio che risponda ai requisiti di idoneità previsti dalla legge; superamento di un test di conoscenza della lingua italiana.
Per i cittadini comunitari sarà sufficiente il possesso – sempre da parte di uno dei due genitori – del diritto di soggiorno permanente riservato ai cittadini comunitari, ottenibile dopo cinque anni di residenza nel nostro Paese.
IUS CULTURAE
Acquista la cittadinanza il minore straniero, che sia nato in Italia o vi abbia fatto ingresso entro il compimento del dodicesimo anno di età, che abbia frequentato regolarmente, ai sensi della normativa vigente, per almeno cinque anni nel territorio nazionale uno o più cicli presso istituti appartenenti al sistema nazionale di istruzione o percorsi di istruzione e formazione professionale triennali o quadriennali idonei al conseguimento di una qualifica professionale.
Nel caso in cui la frequenza riguardi il corso di istruzione primaria, è necessaria la conclusione positiva di tale corso.
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NAF