Dl Lavoro, manca “pochissimo”. Sul tavolo anche un ddl

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di Francesco Ciaraffo

ROMA (Public Policy) – Manca “veramente pochissimo”. Così la ministra del Lavoro, Elvira Calderone (nella foto), intercettata da Public Policy alla Camera, rispondendo sui tempi di emanazione del decreto Lavoro. Da mesi, infatti, via Veneto è al lavoro su un provvedimento sul tema che intervenga, in primo luogo, sulla riforma del Reddito di cittadinanza.

In base a quanto ha ricostruito Public Policy, il ministero sta lavorando anche su un’ipotesi di sdoppiare l’intervento, emanando prima un decreto legge con le misure più urgenti (atteso in uno dei primi Cdm dopo Pasqua), e, successivamente, un disegno di legge. È esigenza del ministero, infatti, viene riferito, rispettare il monito del presidente della Repubblica che ha richiamato il Governo sull’emanazione di decreti legge disomogenei.

Il monito era arrivato lo scorso febbraio quando, il capo dello Stato, emanando il dl Milleproroghe ne aveva sottolineato proprio il carattere disomogeneo. Al momento, quindi, è ancora in fase di valutazione quali norme inserire nel decreto legge e quali nel ddl. Nel dl dovrebbe comunque essere inserita la riforma del Reddito di cittadinanza. Già nelle settimane scorse era stata predisposta una bozza di intervento che prevedeva l’istituzione della Mia, Misura di inclusione attiva (anche se il nome è ancora in fase di valutazione e potrebbe diventare ‘Garanzia inclusione attiva’).

Il Governo lavora poi per il superamento delle norme del dl Dignità. Queste potrebbero essere inserite nel ddl, ma non si esclude che possano finire del dl, per rispondere – viene ancora riferito – alle esigenze del mondo produttivo di assumere manodopera stagionale in modo più semplice.

Un altro capito sul tavolo è quello dedicato alla sicurezza. Una voce specifica sarà per l’alternanza scuola-lavoro. La ministra, già nei mesi scorsi, aveva annunciato una norma per prevedere i risarcimenti a favore delle famiglie che hanno perso i loro figli nell’ambito della scuola-lavoro. Potrebbe poi arrivare un Fondo per l’indennizzo dell’infortunio mortale durante lo svolgimento delle attività formative. L’intenzione del Governo è allargare il campo degli assicurati per far rientrare gli studenti di ogni ordine e grado, compresi quelli impegnati in percorsi di istruzione e formazione professionale. (Public Policy)

@fraciaraffo

(foto cc Palazzo Chigi)