La proposta sull’iscrizione a più università finirà nel dl Scuola?

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ROMA (Public Policy) – Abrogare il secondo comma dell’articolo 142 del testo unico delle leggi sull’istruzione superiore, che vieta l’iscrizione contemporanea a più università, permettendo ad un regolamento governativo di disciplinare l’iscrizione contesuale a più corsi di laurea di una stesso o di più atenei.

È quanto prevede una proposta di legge dell’attuale viceministro al Miur, Anna Ascani, depositata alla Camera nel 2018. Il tema potrebbe tornare d’attualità durante l’esame parlamentare del decreto Scuola, o Salva precari, (la relatrice per la VII commissione alla Camera è Vittoria Casa, M5s), anche perché su questa materia – l’iscrizione contemporanea a più corsi di laurea – ci sono dei punti di convergenza tra i due maggiori alleati di Governo, Pd e M5s (o almeno per alcuni dei loro parlamentari).

Poco prima dell’estate, in commissione Istruzione e Cultura a Montecitorio, anche Paolo Lattanzio (M5s) ha depositato una pdl che prevede la possibilità di iscrizione contemporanea a diverse università o corsi di laurea.

Per Lattanzio, come si legge nella relazione illustrativa, “al momento per gli studenti italiani esiste un’unica modalità per conseguire il cosiddetto ‘double degree’: quando una università italiana ha stipulato specifici accordi con un ateneo straniero, permettendo il conseguimento contemporaneo di un titolo riconosciuto nel nostro Paese e di uno riconosciuto in quello straniero. A tale possibilità deve dunque aggiungersi quella di consentire ai nostri ragazzi di poter strutturare in autonomia dei ‘percorsi’ misti, che permettano loro di acquisire competenze e conoscenze legate ad ambiti e settori diversi, piuttosto che scegliere percorsi affini ampliando la conoscenza in un determinato macrosettore”.

La pdl Lattanzio, però, si differenzia dal progetto del Pd: in primis, prevede il divieto di iscrizione contemporanea ad uno stesso corso di laurea in due diversi atenei e quello contemporaneo a più di due corsi di laurea o master di I o II livello afferenti alla stessa o a diverse università. E, poi, stabilisce la necessità che una delle due iscrizioni riguardi “necessariamente” un’università pubblica statale, vietando quindi di iscriversi a più atenei privati contemporaneamente.

Previsto, anche, il divieto di usufruire di misure economiche per il diritto allo studio di qualsiasi tipo per più di un’iscrizione a corso di laurea. Le modalità attuative della disciplina sono rinviate a un dm del Miur, da adottare entro sei mesi dall’entrata in vigore della normativa

Anche la pdl Lattanzio, come quella Ascani, prevede l’abrogazione espressa della norma vigente del testo unico delle leggi sull’istruzione superiore che, come detto, reca il divieto generalizzato di iscrizini contestuale a più corsi di laurea di diversi atenei o dello stesso. (Public Policy) IAC