Rider, si pensa allo stop del cottimo: paga stabilita dal Ccnl

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di Francesco Ciaraffo

ROMA (Public Policy) – Stop totale al cottimo per i rider. L’ipotesi è allo studio del ministero del Lavoro e potrebbe essere inserita nel dl Salva imprese. Come anticipato nei giorni scorsi, Esecutivo e maggioranza sono impegnati per ridefinire la norma sui rider inserita nel provvedimento attualmente all’esame delle commissioni Industria e Lavoro al Senato. Il Movimento 5 stelle, in particolare, nonostante fosse forza di Governo al momento dell’approvazione del dl, lamenta una norma troppo debole poiché frutto di un compromesso al ribasso con l’allora alleato leghista.

Al momento, il provvedimento prevede un sistema di pagamento misto. “Il corrispettivo per i lavoratori può essere determinato in base alle consegne effettuate purché in misura non prevalente”, prevede il provvedimento. In sostanza, quindi, la paga è stabilita sulla base del tempo lavorato e delle consegne effettuate. Il ministero del Lavoro, guidato da Nunzia Catalfo, invece, sarebbe intenzionato a cancellare questa seconda voce, puntando a stabilire che i fattorini non possano essere retibuiti sulla base dei pasti consegnati.

L’idea è quella di stabilire che siano i contratti collettivi nazionali a definire la paga dei rider, tenendo conto delle modalità di svolgimento della prestazione e dell’organizzazione dell’impresa committente. Anche in assenza di contratti nazionali, ai ciclo fattorini deve comunque essere garantito una paga oraria fissata sulla base dei minimi tabellari dei contratti collettivi nazionali.

E ancora, un altro obiettivo è quello di specificare che i lavoratori hanno diritto a integrazioni salariali in presenza di specifiche condizioni. Come il lavoro festivo, notturno o durante condizioni meteo sfavorevoli. Anche in questo caso si punta a fare in modo che la regolazione sia affidata ai contratti collettivi nazionali. In assenza arriverebbe un decreto del ministero del Lavoro.  (Public Policy)

@fraciaraffo