ROMA (Public Policy) – L’accertamento del conflitto di interesse per i futuri senatori non sia prerogativa dell’ufficio di presidenza di Palazzo Madama ma si tenga conto dei divieti stabiliti per legge.
È quanto prevedono due subemendamenti differenti (a firma Felice Casson ed Enrico Buemi) alle modifiche dei relatori al ddl Riforme sull’incompatibilità dei futuri senatori. A quanto si apprende, la modifica è stata però bocciata dalla commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama. (Public Policy)
Tutto sul ddl Riforme, con gli emendamenti approvati e il lavoro in commissione, in abbonamento.
SOR