(Public Policy) – Roma, 26 lug – Un testo di 28 articoli,
che interviene in varie materie relative alla tutela della
salute, dalla sperimentazione clinica dei medicinali, al
riordino delle professioni sanitarie, alla sicurezza
alimentare e veterinaria. È la bozza di ddl su materie
relative alla tutela della Salute discussa oggi dal
Consiglio dei ministri.
Tra le varie misure, la bozza contiene anche un articolo
relativo all’aggiornamento dei “livelli essenziali di
assistenza per il controllo del dolore nel parto”, e due
articoli sulla “prevenzione e corretti stili di vita”, uno
dei quali estende il divieto di fumo agli spazi all’aperto nelle
scuole, e l’altro riguarda le sigarette elettroniche.
Molte e complesse le deleghe contenute nella bozza di
legge. Si va da quelle per il riassetto delle norme sulla
sperimentazione clinica, a quella per l’adozione di un testo
unico sugli enti vigilati dal ministero per la Salute.
Un’altra delega riguarda le norme sulla sicurezza degli
alimenti e dei mangimi, in attuazione ai regolamenti
comunitari. Mentre in ambito veterinario, una delega al
Governo prevede disposizioni sulla tutela dell’incolumità
dall’aggressione di cani e sul divieto di utilizzo di
bocconi avvelenati.
DDL SALUTE E STILI DI VITA: IL ‘PARTO INDOLORE’ SARÀ INSERITO NEI LEA
(Public Policy) – Roma, 26 lug – La bozza di ddl Salute
discussa nel Cdm di oggi, contiene, come anticipato dalla
ministra Beatrice Lorenzin, l’introduzione nei Livelli
essenziali di assistenza (Lea) dell’anestesia locale nel
parto.
“Si provvede – si legge nella bozza, all’art. 2 –
all’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza con
l’inserimento delle prestazioni di controllo del dolore
nella fase travaglio-parto, effettuate tramite ricorso a
tecniche di anestesia locoregionale”.
DDL ‘STILI DI VITA’: ARRIVA IL REGISTRO PER LE AZIENDE ALIMENTARI ESPORTATRICI
(Public Policy) – Roma, 26 lug – In arrivo un nuovo registro
pubblico per le aziende alimentari che lavorano sull’export.
Lo prevede la bozza di ddl ‘Salute e stili di vita”,
discusso oggi dal Consiglio dei ministri.
“Al fine di assicurare la tracciabilità, la sicurezza e la
qualità dei prodotti alimentari destinati all’esportazione
verso Paesi terzi – si legge nel testo – gli operatori del
settore alimentare che intendono esportare iscrivono in
apposito elenco tenuto presso il ministero della Salute gli
stabilimenti posti sotto il loro controllo”.
L’elenco delle aziende alimentari esportatrici riguarderà
però produzioni specifiche, la cui individuazione è
rimandata ad appositi decreti ministeriali che dovranno
essere emanati una volta che il ddl sarà convertito in
legge.
Si legge infatti nel testo: “Con decreto non regolamentare
del ministro della Salute, da emanare sentiti il ministro
delle Politiche agricole e quello dello Sviluppo economico,
sono individuate le tipologie di produzioni per le quali gli
operatori sono tenuti all’iscrizione all’elenco, e le
modalità di attuazione dell’obbligo di iscrizione”.
SALUTE, DDL: RIORDINO DELLE PROFESSIONI, VIGILANZA DEL MINISTERO SUGLI ORDINI
(Public Policy) – Roma, 26 lug – Il disegno di legge
presentato dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin e
deliberato dal Consiglio dei ministri prevede all’articolo 3
il riordino della disciplina degli ordini delle professioni
professionali. Il provvedimento interviene modificando il
decreto legislativo del capo provvisorio dello Stato
233/1946 e sostituendo integralmente i Capi I (Ordini e
collegi provinciali), II (Albi Professionali) e III
(Federazioni nazionali) del dlgs.
Secondo la modifica “in ogni Provincia o città
metropolitana sono costituiti gli ordini dei
medici-chirurghi e degli odontoiatri, dei veterinari e dei
farmacisti (…)”. Gli ordini delle professioni sanitarie e
le federazioni nazionali “sono enti pubblici non economici e
agiscono quali organi sussidiari dello Stato al fine di
tutelare gli interessi pubblici, garantiti dall’ordinamento
connessi all’esercizio professionale. Sono dotati di
autonomia patrimoniale, finanziaria e sono sottoposti alla
vigilanza del ministero della Salute”.
SALUTE, NECESSARIA BUONA CONDOTTA PER ISCRIZIONE AD ALBO ORDINI PROFESSIONI
(Public Policy) – Roma, 26 lug – Per essere iscritti
all’albo dell’ordine delle professioni sanitarie bisogna
rispondere ai seguenti requisiti: “Avere il pieno godimento
dei diritti civili; essere di buona condotta; essere in
possesso del prescritto titolo accademico ed essere
abilitati all’esercizio professionale in Italia; avere la
residenza o il domicilio o esercitare la professione nella
circoscrizione dell’ordine”.
È quanto prevede il ddl sul riordino delle professioni
sanitarie presentato dal ministro della Salute Beatrice
Lorenzin e deliberato dal Consiglio dei ministri di oggi.
Nella bozza, che Public Policy è in grado di anticipare,
sempre all’articolo 5, comma 4, è specificato che “possono
essere iscritti all’albo gli stranieri in possesso dei
requisiti di cui al comma 3 (godimento dei diritti civili,
buona condotta, titolo accademico, ecc.ecc) che siano in
regola con le norme in materia di ingresso e soggiorno in
Italia”. Questo articolo è quasi identico al testo del 1946,
salvo nella parte in cui si richiedeva la cittadinanza
italiana per l’iscrizione all’albo.
SICUREZZA ALIMENTARE, IN DDL ‘STILI DI VITA’ SANZIONI TRA 500 E 150 MILA EURO
(Public Policy) – Roma, 26 lug – “Uno o più decreti
legislativi per il riassetto delle disposizioni vigenti in
materia di sicurezza degli alimenti e dei mangimi”: in breve
è un inizio di riforma della sicurezza alimentare quello
contenuto nel ddl salute e ‘stili di vita’ approvato oggi
dal Consiglio dei ministri, che prevede molte deleghe da cui
dovranno derivare i relativi provvedimenti esecutivi.
I decreti legislativi interverranno, tra le altre misure,
sulle sanzioni. Tra i “princìpi generali” di delega
contenuti nella bozza si stabilisce infatti “la previsione
di un apparato sanzionatorio in conformità con i princìpi
dettati dalle leggi comunitarie vigenti e con idonea
graduazione, prevedendo sanzioni amministrative non
inferiori a 500 euro e non superiori a 150 mila euro, in
modo da accentuare l’efficacia dissuasiva e la funzione
deterrente della sanzione”.
Gli altri criteri generali delle deleghe sulla sicurezza
alimentare riguardano principalmente disposizioni
organizzative, volte a eliminare norme vecchie o già
implicitamente abrogate, o a coordinare meglio le
disposizioni vigenti, “apportando le modifiche necessarie
per garantire la coerenza giuridica logica e sistematica
della normativa e per adeguare, aggiornare e semplificare il
linguaggio normativo”.
Si prevede l’organizzazione delle disposizioni “per settori
omogenei o per materia, secondo il contenuto percettivo di
ciascuna di esse”. C’è poi l’individuazione di “misure di
coordinamento tra le diverse autorità competenti” e
l’individuazione di “adeguate modalità e procedure di
collaborazione tra gli uffici periferici delle
amministrazioni che esercitano i controlli sugli alimenti e
mangimi”.
Scadenze: 18 mesi per l’approvazione dei decreti
legislativi dalla data di conversione in legge; 24 mesi per
possibili “disposizioni correttive o integrative” dei
decreti stessi.
SALUTE, PROFESSIONI SANITARIE, CANCELLAZIONE DALL’ALBO SE REQUISITI CARENTI
(Public Policy) – Roma, 26 lug – È prevista la cancellazione
dall’albo professionale nei casi di accertata carenza dei
requisiti professionali. È questa la novità introdotta dal
ddl Lorenzin con cui si modificano gli ordini professionali.
Il decreto legislativo del 1946 prevedeva la cancellazione
dall’albo in caso tra l’altro di perdita, a qualunque
titolo derivata, della cittadinanza italiana o del godimento
dei diritti civili; di trasferimento all’estero della
residenza dell’iscritto; di trasferimento della residenza
dell’iscritto ad altra circoscrizione; di rinunzia
all’iscrizione”.
L’articolo 6 inserisce dunque l’accertata carenza dei
requisiti professionali. La cancellazione non può essere
pronunciata se non dopo sentito l’interessato.
DDL SALUTE E STILI DI VITA, UNA DELEGA SU RIORDINO NORME PER RACCOLTA FUNGHI
(Public Policy) – Roma, 26 lug – Nella bozza di ddl sulla
salute e gli “stili di vita” c’è anche una delega al Governo
ad adottare “senza oneri per la finanza pubblica” un decreto
legislativo per il “riassetto delle disposizioni nazionali
vigenti in materia di raccolta e commercializzazione dei
funghi epigei”.
SALUTE, PIÙ SANZIONI PER SANITARI CHE PRESCRIVONO MEDICINALI RICAVANDONE UTILI
(Public Policy) – Roma, 26 lug – Modifica del testo unico
delle leggi sanitarie del 1934. Il disegno di legge del
ministro Lorenzin rafforza le sanzioni nei confronti dei
sanitari che, nel prescrivere dei medicinali, abbiano un
accordo con farmacie sulla partecipazione dell’utile. Sono
puniti con la sanzione amministrativa da 10 mila a 50 mila
euro.
DDL SALUTE E ‘STILI DI VITA’, ARRIVA LA BUONA CONDOTTA PER CANI E PADRONI
TRA LE NORME ANCHE IL DIVIETO DI VENDITA DI ANIMALI DA COMPAGNIA SU INTERNET
(Public Policy) – Roma, 26 lug – Individuare “prescrizioni e
modalità con cui i proprietari o detentori di un cane devono
attenersi al fine di assicurare che il cane abbia un
comportamento adeguato alle specifiche esigenze di
convivenza con persone e animali”. È uno dei “princìpi
direttivi” contenuti nel ddl Salute e ‘stili di vita’,
approvato dal Cdm di oggi, per l’adozione dei regolamenti
che dovranno costituire una “disciplina organica in materia
di tutela dell’incolumità personale relativamente alle
aggressioni dei cani, e di divieto di utilizzo e detenzione
di esche avvelenate”.
Molte le direttive contenute nell’art. 21 del progetto
normativo. La ‘disciplina organica’ infatti dovrà rispondere
a 14 criteri generali, tra cui quello già ricordato.
Si prevede la definizione di “misure idonee per la
detenzione di un cane, ivi compreso l’addestramento, e dei
cani a conduzione delle greggi, ai fini della prevenzione
dei danni o lesioni a persone, animali o cose”. Fanno
eccezione a queste misure “i cani guida per non vedenti, i
cani di supporto a persone diversamente abili e in dotazione
alle Forze armate, di Polizia, di Protezione civile e ai
Vigili del fuoco durante l’espletamento delle proprie
funzioni”.
I regolamenti dovranno contenere “prescrizioni e modalità
cui i proprietari o i detentori di un cane devono attenersi
al fine di evitare, in particolare, forme di addestramento
violente e operazioni di selezione per esaltarne
l’aggressività, nonché l’utilizzo di strumenti atti a
determinare dolori e sofferenze all’animale”.
Il Governo dovrà decidere anche, in un apposito
regolamento, le “misure per una corretta detenzione del
cane, al fine di assicurarne condizioni di benessere nel
rispetto dei bisogni fisiologici ed etologici”.
Nella delega ci sono anche norme più specifiche. Si
stabilisce il “divieto di vendita, esposizione anche ai fini
della commercializzazione di cani sottoposti a interventi
chirurgici effettuati in violazione della Convenzione
europea per la protezione degli animali da compagnia”.
Un altro divieto che dovrà essere formalizzato in un
regolamento riguarda la vendita di cuccioli di età inferiore
ai due mesi di “cani non identificati ai sensi della
normativa vigente”, nonchè di commercializzazione degli
animali da compagnia tramite internet.
Si prevede poi l’istituzione da parte dei Comuni,
“congiuntamente con le aziende sanitarie locali” di percorsi
formativi per i proprietari di cani”.
DDL SALUTE E ‘STILI DI VITA’, CONTROLLI PIÙ STRINGENTI SU VELENI PER ANIMALI
(Public Policy) – Roma, 26 lug – Alcune deleghe contenute
nella bozza del ddl Salute e ‘stili di vita’, discusso oggi
in Cdm, riguardano il controllo dei veleni per gli animali.
Uno dei criteri per la definizione dei regolamenti prevede
che vengano adottate misure “per un maggiore controllo
dell’uso improprio di sostanze tossiche e nocive che possono
causare intossicazioni o lesioni del soggetto che le
ingerisce”.
Si punta poi alla definizione di prescrizioni “sia per i
responsabili degli animali deceduti a causa di esche e
bocconi avvelenati, ai fini della segnalazione alle autorità
competenti, sia per le imprese specializzate nelle
operazioni di derattizzazione e disinfestazione”.
DDL LORENZIN, PER ESERCIZIO ABUSIVO PROFESSIONE MULTE DA 10 A 50MILA EURO
(Public Policy) – Roma, 26 lug – Chi esercita abusivamente
la professione sanitaria sarà punito con la reclusione fino
ad un anno e con la multa da 10mila a 50mila euro. “Il
condannato è soggetto alla confisca dell’immobile e delle
attrezzature e strumenti con cui ha commesso il reato. I
beni mobili ed immobili confiscati vengono destinati alle
strutture pubbliche o private che offrono cure e assistenza
a persone in difficoltà economico-sociale”.
Lo stabilisce la bozza del ddl Salute e “Stili di vita” –
che Public Policy è in grado di anticipare – approvato oggi
dal Consiglio dei ministri e presentato dalla ministra della
Salute Beatrice Lorenzin.
DDL SALUTE, DELEGA A GOVERNO PER RIFORMA SPERIMENTAZIONE MEDICINALI
(Public Policy) Roma, 26 lug – Delega al Governo per
riformare la sperimentazione dei medicinali ad uso umano. Lo
stabilisce il ddl sulla Salute e ‘stili di vita’ varato dal
Cdm di oggi. Il ddl dà delega al Governo di adottare, entro
dodici mesi dalla data di entrata in vigore del ddl, “uno o
più decreti legislativi per il riassetto e la riforma delle
disposizioni vigenti in materia di sperimentazione clinica
dei medicinali per uso umano”.
I decreti, si legge, dovranno riassettare, tra le altre
cose, la normativa vigente nel rispetto delle normative
dell’Unione europea e delle convenzioni internazionali in
materia; individuare dei requisiti dei centri autorizzati
alla conduzione delle sperimentazioni cliniche;
individuazione delle modalità per il sostegno
all’attivazione e all’ottimizzazione di centri clinici
dedicati agli studi clinici di fase, sia su pazienti che su
volontari sani, equamente ripartiti tra i due generi, ove
applicabile.
E ancora il Governo dovrà semplificare gli adempimenti
meramente formali in materia di modalità di presentazione
della domanda per il parere del comitato etico e di
conduzione e di valutazione degli studi clinici,
semplificazione delle modalità d’uso per la ricerca su
materiale clinico residuo da precedenti attività
diagnostiche o terapeutiche; definire le procedure di
valutazione e di autorizzazione di una sperimentazione
clinica; applicare i sistemi informativi di supporto alle
sperimentazioni cliniche; individuare criteri generali per
la disciplina degli ordinamenti didattici di specifici
percorsi formativi in materia di metodologia della ricerca
clinica e conduzione e gestione degli studi clinici e
sperimentazione dei farmaci; individuare criteri per
l’eventuale istituzione di master in conduzione e gestione
di studi clinici controllati che includano la farmacologia
di genere.
(Public Policy)
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