APPROVATO AL SENATO, ORA ANDRÀ ALLA CAMERA
Public Policy) Roma, 11 apr. – Chiusura degli ospedali
psichiatrici giudiziari dal 1 aprile 2014, permesso di cure
con staminali a chi le ha già inziate e cure con staminali,
in sperimentazione per 18 mesi, aperte anche a chi non le ha
ancora iniziate. Poi sorveglianza delle malattie e registro
dei tumori. Questo il testo del decreto Balduzzi, con
modifiche, approvato all’unanimità da poco dall’Aula del
Senato e che ora sarà sottoposto alla discussione della
Camera.
Il decreto a cui si fa riferimento è quello adottato da
Balduzzi il 25 marzo 2013 per, da una parte, prorogare la
chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari e dare più
tempo alle Regioni per mettersi al paro; e dall’altra
rispondere alla necessità, determinata anche dalla pressione
dell’opinione pubblica, di eliminare il divieto di cure a
base di staminali per i malati come la piccola Sofia.
Il testo è stato sottoposto all’attenzione della
Commissione speciale del Senato per una settimana e poi è
approdato in Aula questa mattina con quattro modifiche.
“Questo voto dimostra ancora una volta la volontà in questa
fase di superare le dinamiche che appartengono solo ai
giochi di parte”‘, ha detto il relatore e presidente della
Commissione speciale del Senato, Filippo Bubbico, al termine
del voto in Aula a Palazzo Madama.
NELL’ANNO DI PROROGA DIMINUIRE INTERNATI
Per quanto riguarda gli Opg, il dl Balduzzi proroga la loro
chiusura al 1° aprile 2014, quando gli internati dovranno
lasciare i 6 Opg italiani. La commissione del Senato ha
inserito un emendamento in cui si dispone che, dopo una
valutazione da parte della magistratura, gli internati
debbano essere affidati al Servizio sanitario nazionale.
Il testo parla di definire prioritariamente tempi certi e
impegni precisi per il superamento degli ospedali
psichiatrici giudiziari, e prevedere nell’anno di proroga,
la dimissione di tutte le persone internate per la quale
l’autorità abbia escluso la pericolosità sociale, con
l’obbligo per le Asl di presa in carico all’interno di
progetti terapeutico-riabilitativi-individuali che
assicurino il diritto alle cure o al reinserimento sociale e
un vincolo all’esecuzione di misure di sicurezza alternative
agli ospedali psichiatrici giudiziari.
OPG, ENTRO SEI MESI COMUNICAZIONE AL PARLAMENTO
Uno degli emendamenti approvati dal Senato prevede che
“entro sei mesi dalla legge di conversione del decreto, il
ministro della salute e il ministro della giustizia
comunicano alle competenti commissioni parlamentari di
Camera e Senato lo stato di attuazione dei programmi
regionali, relativi alla chiusura degli ospedali
psichiatrici giudiziari e in particolare l’effettiva,
totale, presa in carico dei malati da parte dei dipartimenti
di salute mentale e del conseguente avvio dei programmi di
cura e di reinserimento sociale”.
STAMINALI, CURE PERMESSE A CHI NE USUFRUISCE GIà E NUOVA
SPERIMENTAZIONE PER 18 MESI
Per quanto riguarda le staminali, il testo di Balduzzi
permetteva le cure a chi già ne usufruiva ma rimandava a un
emendamento futuro la loro regolamentazione. Quest’ultimo
punto era stato già stralciato dall’Aula del Senato in una
prima trattazione. La Commissione speciale ha poi modificato
anche l’altra parte del decreto sulle staminali.
In particolare viene permesso, a chi ha già iniziato le
cure a base di staminali, di continuarle in via eccezionale
e viene disposto che le cellule siano “lavorate in
laboratori di strutture pubbliche e secondo procedure idonee
alla lavorazione e alla conservazione di cellule e tessuti,
o resi tali entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore
della legge di conversione del presente decreto”.
Nel testo approvato dal Senato si dispone anche che “per la
durata di diciotto mesi dall’entrata in vigore della legge
di conversione del presente decreto”, altri malati possano
accedere “all’impiego terapeutico per le malattie rare di
medicinali per terapie avanzate a base di cellule staminali
mesenchimali, ad eccezione dei medicinali per terapia genica
e dei prodotti per ingegneria tissutale, utilizzati in
difformità dalle disposizioni vigenti, è ammesso
esclusivamente nell’ambito di sperimentazioni cliniche
effettuate presso strutture pubbliche”.
Si autorizzano quindi “ai fini dell’impiego”
delle staminali “il laboratorio in cui si svolge
la procedura per la preparazione cellulare e la
stessa procedura sono autorizzati dalle autorità
competenti”. Viene inoltre disposto che “le modalità di
preparazione dei medicinali per terapie avanzate a base di
cellule staminali mesenchimali devono essere rese
disponibili all’Istituto superiore di sanità o al Centro
nazionale trapianti, in modo da garantirne la ripetibilità
presso le strutture pubbliche. I medicinali per terapie
avanzate a base di cellule staminali mesenchimali e i
trattamenti sono somministrati a titolo gratuito. La
metodologia utilizzata non può essere adottata per
autorizzazioni all’immissione in commercio”.
SERVIZIO SORVEGLIANZA E REGISTRO TUMORI
Il testo impegna anche il Governo “ad adottare al più
presto” il decreto istitutivo dei sistemi di sorveglianza
“ai fini di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione,
programmazione sanitaria, verifica della qualità delle cure,
valutazione dell’assistenza sanitaria e di ricerca
scientifica in ambito medico, biomedico ed epidemiologico
allo scopo di garantire un sistema attivo di raccolta
sistematica di dati anagrafici, sanitari ed epidemiologici
per registrare e caratterizzare tutti i casi di rischio per
la salute, di una particolare malattia o di una condizione
di salute rilevante in una popolazione definita”.
La mancata adozione comporterebbe “l’assenza di un
importante strumento di monitoraggio e valutazione delle
azioni di prevenzione e di qualità delle cure e dei
trattamenti costituiti da trapianti di cellule e tessuti e
dei trattamenti a base di medicinali per terapie avanzate o
prodotti di ingegneria tessutale”. (Public Policy)
VIC