ROMA (Public Policy) – Mercoledì pomeriggio, in commissione Affari costituzionali al Senato, i lavori sono proseguiti in modo “ordinato e composto”, fino all’esame dell’emendamento 3.85 al ddl Separazione carriere (sono oltre 500 quelli depositati al solo articolo 3, quello che stabilisce la vera e propria separazione delle funzioni giudicante e requirente). Il commento è bipartisan, del senatore di FdI Marco Lisei e del collega del Pd Andrea Giorgis. Acque chete, insomma, in attesa del parere della Giunta per il regolamento (convocata martedì 27), di cui, con una lettera al presidente Ignazio La Russa, le opposizioni avevano chiesto la convocazione urgente.
La “scompostezza” risale però alla sera prima, quando, nella seduta notturna della commissione, il presidente Alberto Balboni (FdI), che è anche relatore del provvedimento, ha proposto l’applicazione del “canguro” sugli emendamenti al ddl.
Una proposta “scandalosa e di una violenza inaudita” per la senatrice del M5s Alessandra Maiorino, che ha denunciato che “martedì notte si è quasi venuti alle mani”, mentre il capogruppo di Avs Peppe De Cristofaro parla di “forte protesta, io penso sacrosanta”.
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