Sicurezza di medici e infermieri: cosa prevede il ddl approvato al Senato

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ROMA (Public Policy) – Dall’istituzione di un osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie alla previsione di pene aggravate per le lesioni personali gravi o gravissime cagionate a medici, infermieri, farmacisti (o anche ad assistenti sociali, sociologi e educatori professionali) nell’adempimento delle funzioni prestate presso strutture pubbliche o private.

È quanto prevede, in sintesi, un disegno approvato in prima lettura la scorsa settimana al Senato, con il voto favorevoli di tutti i gruppi parlamentari, in materia di sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie. Il provvedimento, dunque, passa ora all’esame di Montecitorio.

Vediamo, nello specifico, cosa prevede:

DA OSSERVATORIO NAZIONALE A PENE PIÙ SEVERE

Anzitutto il ddl, presentato a fine 2018 dall’ex ministro della Salute Giulia Grillo, stabilisce l’istituzione, presso il ministero della Salute, di un osservatorio ad hoc, con la presenza di rappresentanti delle regioni, un rappresentante dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) e dei ministeri dell’Interno, della Difesa, della Giustizia e del Lavoro.

Prevista, anche, la presenza degli ordini professionali interessati, delle organizzazioni di settore e delle associazioni di pazienti. Tra i compiti principali, quelli di monitorare gli “eventi sentinella” e gli episodi di violenza, anche acquisendo i dati regionali relativi all’entità e alla frequenza del fenomeno ed alle situazioni di rischio o di vulnerabilità nell’ambiente di lavoro.

Promozione di studi e analisi per la formulazione di proposte e misure idonee a ridurre i fattori di rischio e promozione delle buone prassi in materia di sicurezza sono le altre mission dell’osservatorio. Che, tra l’altro, dovrà rapportarsi con l’osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanità, avente come ambito di osservazione il rischio sanitario e le buone pratiche per la sicurezza delle cure.

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IAC