BRUXELLES (Policy Europe / Public Policy) – Irlanda, Lussemburgo e Paesi Bassi sono tra gli Stati Ue che ci rimetterebbero di più da un’eventuale introduzione della web tax su scala europea. È quanto emergerebbe da uno studio interno alla Commissione europea – il cui contenuto è riportato in un articolo del quotidiano belga Le Soir – che avrebbe eseguito delle previsioni prendendo in esame 15 opzioni di imposizione fiscale differenziata per le imprese digitali.
Lo scenario sfavorevole per le entrate irlandesi, lussemburghesi e olandesi spiegherebbe l’opposizione dei tre Governi nei negoziati in corso per concordare una posizione comune europea in materia di web tax da presentare al tavolo Ocse, al quale si discuterà (la prossima settimana) il tema della tassazione delle imprese digitali.
L’articolo riporta anche le cifre del gettito extra che arriverebbe nelle casse del fisco belga secondo le previsioni della Commissione: da un minimo di 210 milioni a un massimo di un miliardo di euro. Secondo quanto si apprende in ambienti Ue, le cifre riportate sono frutto di stime preliminari che sono state discusse mesi fa sulla base delle proposte che allora circolavano in materia di web tax. Ma, viene rilevato che le stime non sono più ritenute di attualità. (Policy Europe / Public Policy) TML