L’Anm e la legittima difesa: “Si rischia di incentivare l’omicidio”

0

ROMA (Public Policy) – “Alcune proposte di legge” sulla legittima difesa, presentate a Palazzo Madama “fanno venire meno” un principio “utilizzato finora”. Ovvero “viene permesso a un soggetto, che non si trova dentro l’abitazione, di reagire contro un altro che invece sta per introdursi all’interno del suo domicilio, ad esempio quando il proprietario di casa vede da fuori che qualcuno cerca di introdursi tramite il balcone”. In questo modo “si rischia di incentivare l’omicidio“. Lo ha detto il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Francesco Minisci, in audizione in commissione Giustizia al Senato.

Con i ddl all’esame del Senato – ha aggiunto Minisci – si rischia di “fondare una giustizia fai-da-te, è opportuno fermarsi e riflettere“, ha proseguito. “Non c’è la necessità di ulteriori interventi normativi”.

“Serve una valutazione concreta caso per caso da parte di pm e giudici che devono vagliare le circostanze del fatto. Non sono possibili automatismi – ha concluso – non può bastare la parola dell’aggredito per evitare che inizi un procedimento penale: tali dichiarazioni devono essere supportate da accertamenti imprescindibili e questo per eliminare possibili zone d’ombra, a tutela di tutti”. (Public Policy) SOR