I problemi di comunicazione tra mafiosi ed eritrei

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ROMA (Public Policy) – “Ci sono dei gruppi criminali legati al traffico dei migranti tollerati da altre organizzazioni criminali presenti in Sicilia. Al momento, non sono emersi contatti tra le diverse organizzazioni: una delle ragioni è quello della comunicazione. Anche per noi è molto difficile indagare visto che i soggetti sono di nazionalità diverse e provengono da Paesi che hanno tanti dialetti, come in Eritrea, dove ci sono circa 100 dialetti. Il mafioso siciliano non è capace di interloquire direttamente con il criminale eritreo“.

A dirlo Calogero Ferrara, sostituto procuratore presso la procura di Palermo, durante un’audizione al comitato Schengen, in tema di traffico dei migranti. A questo – ha precisato – “si aggiunge un secondo motivo: probabilmente le organizzazioni mafiose non si rendono conto dell’enorme guadagno che c’è dietro a queste operazioni”. (Public Policy) SOR