di Gaetano Veninata
ROMA (Public Policy) – Siccome non bisogna mischiare le pere con le mele, il Mes con la Pes, e i Claudi con gli Enrichi, ci tengo a iniziare questo breve resocónto con una precisazione.
“Ha chiesto di parlare l’onorevole Enrico Borghi (Pd). Ne ha facoltà”.
“Grazie Presidente, intervengo solo per far constare a verbale che oggi il presidente Fico ha diverse volte richiamato il deputato Borghi, senza precisare che non era riferito al sottoscritto; lo dico giusto perché rimanga a verbale, grazie”.
“Certamente sarà così, la ringrazio“.
Fatta chiarezza, il presidente consentirà a Francesco Paolo Sisto (Forza Italia) “una citazione, l’ultima: voglio citare un collega che in questo momento non è con noi per ragioni di salute, lo voglio ricordare, il collega Fatuzzo” (celebre per il suo ‘pensionati, all’attacco!’), “con una frase: voglio evitare che ci siano ‘i giustizialisti all’attacco’: basta con questa roba del giustizialismo”. Benissimo.
Questo in aula. E nelle commissioni, che succede? In Trasporti, ad esempio, durante l’audizione dell’amministratore delegato di Trenitalia il presidente Alessandro Morelli (Lega) dà la parola ai deputati per le domande e accoppia Giorgio Mulè (FI) ed Elena Maccanti (Lega): “La parola a Mulè-Maccanti”.
“Sembra Pulici-Graziani”, risponde il deputato azzurro.
Più o meno. (Public Policy)
@VillaTelesio