Concorrenza e sanità, come cambia l’accreditamento dei privati

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ROMA (Public Policy) – Ipotesi ‘esame’ per le strutture sanitarie private che chiedono l’accreditamento. Lo prevede un emendamento – preso in visione da Public Policy – al ddl Concorrenza presentato dal Governo durante una riunione di maggioranza.

Il ddl approvato da Palazzo Chigi stabilisce che, nel caso di richiesta di accreditamento da parte di nuove strutture o per l’avvio di nuove attività in strutture preesistenti, l’accreditamento possa essere concesso in base alla qualità e ai volumi dei servizi da erogarsi (finora, fino alla verifica degli stessi parametri, l’accreditamento è provvisorio, sospeso nel caso di esito negativo della verifica stessa), nonché sulla base dei risultati dell’attività eventualmente già svolta, tenuto altresì conto degli obiettivi di sicurezza delle prestazioni sanitarie.

A questo si potrebbero aggiungere “gli esiti delle attività di controllo, vigilanza e di monitoraggio per la valutazione delle attività erogate”. La specifica, come detto, sarebbe contenuta in un emendamento presentato dal Governo durante una riunione di maggioranza.

Ma non solo. Il provvedimento al momento all’esame della commissione Industria al Senato prevede che i soggetti privati siano individuati, ai fini della stipula degli accordi contrattuali, mediante procedure trasparenti, eque e non discriminatorie, previa pubblicazione da parte delle Regioni di un avviso contenente criteri oggettivi di selezione, che valorizzino prioritariamente la qualità delle specifiche prestazioni sanitarie da erogare.

La selezione dei soggetti dovrà essere effettuata periodicamente tenuto conto della programmazione sanitaria regionale e sulla base di verifiche delle eventuali esigenze di razionalizzazione della rete in convenzionamento e, per i soggetti già titolari di accordi contrattuali, dell’attività svolta. Per questo – punta a prevedere ancora l’emendamento messo a punto dal Governo – “si tiene conto altresì dell’effettiva alimentazione in maniera continuativa e tempestiva del fascicolo sanitario elettronico” nonchè “degli esiti delle attività di controllo, vigilanza e di monitoraggio per la valutazione delle attività erogate”. (Public Policy) FRA