ROMA (Public Policy) – Prevedere l’istituzione di un registro pubblico telematico, denominato ‘Sanità trasparente’, in cui pubblicare le erogazioni in denaro, beni, servizi o altre utilità effettuate da un’impresa produttrice di farmaci o strumenti e apparecchiature sanitarie. Con lo scopo di dare trasparenza alla conoscenza dei rapporti tra le imprese e i soggetti operanti nel settore della salute, come personale sanitario, Asl, ospedali o cliniche private, ma anche di prevenzione e contrasto della corruzione e del degrado dell’azione amministrativa.
La settimana scorsa la commissione Sanità al Senato ha approvato in sede redigente il ddl sulla trasparanza nel settore sanitario, dopo oltre due anni dall’incardinamento nella 12a commissione a Palazzo Madama (il ddl, a prima firma di Massimo Baroni, M5s, era stato approvato in prima lettura dalla Camera nel 2019).
Dopo aver concluso l’iter in commissione Sanità al Senato il testo, dunque, è pronto per l’esame dell’aula di Palazzo Madama, per l’approvazione dei singoli articoli e per il via libera definitivo. Vediamo, dunque, come è cambiato il contenuto del disegno di legge che, essendo stato modificato dal Senato, dovrà comunque tornare a Montecitorio prima della pubblicazione in Gazzetta ufficiale.
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IAC