ROMA (Public Policy) – Aumentano le deleghe all’interno del ddl Semplificazioni, con le quali il Governo dovrà riformare alcuni settori con relative norme di semplificazione. Nell’ultima bozza in circolazione – di cui Public Policy ha preso visione – spuntano più materia sulle quali l’Esecutivo sarà chiamato ad intervenire con il riassetto normativo e una nuova codificazione: tra questi, la riforma del meccanismo di acquisto di beni e servizi da parte delle Pubbliche amministrazioni (oggi gestito da Consip) e norme in campo ambientale.
Non solo, l’articolato comprende anche deleghe in materia di beni culturali e paesaggio, spettacolo, cittadinanza digitale e giustizia tributaria (ovvero Corte dei conti).
L’ultima bozza a dispozione – che il Governo sta ancora ritoccando – contiene anche altre materie su cui l’Esecutivo dovrà legiferare. Come nelle precedenti bozze rimane l’intervento di semplificazione delle norme sull’agricoltura, l’agroalimentare e il turismo; le attività economiche e lo sviluppo economico; comunicazioni e società dell’informazione; edilizia, urbanistica e governo del territorio; energia e fonti rinnovabili; infrastrutture e trasporti; istruzione, università, alta formazione artistica musicale e coreutica e ricerca.
E ancora: rimangono il lista il lavoro e legislazione sociale; la prevenzione della corruzione, obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche amministrazioni; il sistema tributaro; e la tutela della salute. Rimane, infine, la delega per rivedere il Codice degli appalti.
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SOR